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Gina Zumba: Il giorno in cui ho scoperto che ero diversa


Era una giornata di sole come tante altre. Non c'era niente di speciale nell'aria, nessuno avrebbe potuto immaginare quello che mi sarebbe successo di lì a poco. Stavo tornando a casa da scuola, quando all'improvviso ho sentito un forte rumore alle mie spalle. Mi sono girata e ho visto un gruppo di ragazzi che mi correvano dietro.

Non sapevo cosa volessero, ma ho iniziato a correre il più velocemente possibile. Hanno continuato a inseguirmi per diversi isolati, fino a quando non mi sono ritrovata in un vicolo cieco. Erano cinque contro uno, e io non avevo scampo. Si sono avvicinati sempre di più, e io ho iniziato a tremare.

Proprio quando pensavo che mi avrebbero picchiato a sangue, uno di loro si è fermato. Era il più grande e il più forte del gruppo, e mi ha guardato con un'espressione seria. "Perché sei diversa?" mi ha chiesto.

Non ho capito subito la domanda. "In che senso diversa?" ho chiesto.

"Sei strana," ha detto. "Sei diversa da tutti gli altri. Il tuo modo di parlare, il tuo modo di vestire, il tuo modo di muoverti. Sei una freak."

Sono rimasta senza parole. Non avevo mai pensato a me stessa come a una persona strana. Ero solo una normale ragazzina di 12 anni, che cercava di trovare il suo posto nel mondo. Ma in quel momento, ho capito che non ero come tutti gli altri, e che questo era un problema.

I ragazzi hanno continuato a deridermi e a prendermi in giro. Mi hanno chiamata "mostro" e "aliena". Hanno detto che ero così brutta che nessuno vorrebbe mai stare con me. Mi hanno fatto sentire così piccola e insignificante.

Alla fine, se ne sono andati, lasciandomi sola nel vicolo. Sono rimasta lì per un po', a piangere silenziosamente. Non riuscivo a credere che mi avessero trattato in quel modo, solo perché ero diversa. Non era giusto.

Quel giorno, ho imparato una dura lezione. Ho imparato che il mondo non è sempre un posto giusto. Ho imparato che ci sono persone che ti giudicheranno e ti faranno del male, solo perché sei diverso. Ma ho anche imparato che non devo permettere a nessuno di definirmi. Io sono chi sono, e non cambierò mai solo per piacere agli altri.

Da quel giorno, sono diventata più forte. Ho imparato a difendermi e a non aver paura di essere diversa. Ho trovato persone che mi amano e mi accettano per quello che sono, e questo è tutto ciò che conta.

So che ci saranno sempre persone che mi tratteranno male, ma non lascerò che questo mi abbatta. Continuerò a essere me stesso, e continuerò a lottare per ciò in cui credo. Perché essere diversi non è un crimine. È ciò che ci rende unici, ed è ciò che ci rende belli.

Non permettere a nessuno di dirti chi sei
La storia di Gina Zumba è un'ispirazione per tutti coloro che sono stati vittime di bullismo. Ci insegna che non dobbiamo mai permettere a nessuno di definirci o di dirci chi siamo. Noi siamo chi siamo, e dovremmo essere orgogliosi di essere diversi.

Se sei vittima di bullismo, sappi che non sei solo. Ci sono molte persone che si prendono cura di te e vogliono aiutarti. Non aver paura di chiedere aiuto, e non lasciare che i bulli ti facciano sentire male con te stesso.

Tu sei unico e speciale
Ricorda, tu sei unico e speciale. Non c'è nessun altro come te al mondo. Abbraccia la tua diversità e sii orgoglioso di essere te stesso. Non lasciare che nessuno ti dica diversamente.